
L’uomo e il gusto al centro dello spazio
Gabin Gusto Esclamativo! ha inaugurato il nuovo ristorante
a Reana del Rojale (Udine)
Il progetto di trasformazione del capannone industriale, firmato dall’architetto Massimo Farinatti, nasce per valorizzare una filosofia improntata alla qualità , alla sperimentazione, allo stile.
Il nuovo spazio di Gabin Gusto Esclamativo! e la sua nuova immagine sono la sintesi del lavoro di un team multidisciplinare dove design, marketing, strategia e comunicazione hanno lavorato nel mettere a punto un progetto che trova oggi declinazione nel grande spazio che occupa il locale: un contenitore industriale, oltre 600 mq per 180 coperti indoor e 60 outdoor, cui si aggiungono le aree di servizio del piano superiore.
A firmare il progetto architettonico e l’Art-Direction è Massimo Farinatti che racconta:
“Progettare un luogo significa dare senso alle attività , alle relazioni, alle funzioni, agli spazi che trasformeranno il tutto in un elemento significante, capace di far vivere un’esperienza unica a chi lo vive.
Il progetto per il nuovo ristorante Gabin Gusto Esclamativo! di Reana del Rojale, inizia conoscendo lo chef Andrea Gabin.
Andrea prima della sua cucina, perchè quest’ultima è il risultato del suo spirito di ricerca, della sua curiosità , dello stupore che esprime davanti alla materia prima trasformata in cibo per il corpo e per l’anima. Andrea ed il suo staff, impegnati a dar vita a nuove sperimentazioni e nuovi sapori. In una cucina che diventa una sorta di bottega rinascimentale dove l’uomo è al centro ed il prodotto finale è bellezza, armonia, cura dei sensiâ€.
La cucina ed il laboratorio sono, infatti, il centro dello spazio. Luoghi aperti, spaziosi, luminosi dove l’alchimia che vi si svolge diventa spettacolo vivo, anima del ristorante.
Armonizzazione e flessibilità sono i principi che hanno guidato le scelte architettoniche e strategiche per un brand che, dopo Padova e Udine, potrà , nel tempo, confrontarsi con territori, spazi e forme differenti. “Massima flessibilità e massimo rigore nella distribuzione dello spazio: sono opposti che, nel progetto, trovano un’armonizzazione attraverso la realizzazione di una griglia ordinatrice che garantisce una lettura delle priorità spazialiâ€.
Il rigore della griglia si sviluppa sul piano verticale, dove immagini e piante aromatiche sono elementi emozionali, una narrazione che coinvolge l’intero spazio fino ad espandersi all’esterno, attraverso le strutture che ospitano il dehor e segnano le aperture verso il territorio.
La flessibilità nella cura e nel rispetto delle esigenze del cliente si declina nei diversi scenari che vivono sul piano orizzontale:
• Il convivio centrale: due serie di tavoli che si avvicinano e creano condivisione.
• Lo spazio dedicato alle famiglie: tavoli da 4 persone, progettati utilizzando legno massello di recupero delle travature di soffitti, pezzi singoli e diversi fra di loro che uniti creano la geometria finale.
• I micro-universi per le coppie: moduli da due, dove guardarsi negli occhi, posizionati lungo le pareti laterali e protetti dalle strutture verticali.
• Le mono-postazioni: comodi sgabelli al bancone del bar, per chi è da solo o desidera un pasto rapido.
• La lounge-food: lo spazio pensato per stimolare il dialogo e la piacevolezza di dedicarsi un momento di relax.
La scelta di arredi, complementi, materiali è stata guidata da criteri di qualità , design, prestazione.
Il nuovo ristorante unisce tecnologia e domotica avanzata.
Il cuore pulsante è sostenuto energeticamente dall’impianto fotovoltaico realizzato sopra la copertura.
L’’impianto di climatizzazione e trattamento dell’aria è stato realizzato per garantire benessere sia alla clientela, sia al personale.
Le tubazioni a vista diventano parte dell’interior design.
La cucina, realizzata con Thermaline di Electrolux, mette a disposizione della squadra guidata da Andrea Gabin quanto di meglio le nuove tecnologie di preparazione del cibo possano offrire.
L’impatto acustico del locale è controllato attraverso l’applicazione di pannell snowsound di Caimi Brevetti, azienda leader del settore.
La scenografia della luce è stata affidata alle lampade Tour prodotte da LineaLight.
Tutto l’arredo è stato realizzato su progetto.
Le sedute Overdryed chair realizzate per Diesel, prodotte da Moroso, sono state personalizzate in esclusiva per il progetto.
Colori e materiali sono parte integrante del progetto che sottolinea le peculiarità della struttura attraverso la creazione di contrasti.
Grigio profondo e grigio tortora si alternano nel delineare il contenitore come in un abbraccio. I materiali vedono l’accostamento di ferro grezzo con saldature a vista e legno di recupero spazzolato. Il gioco di contrasti si dichiara apertamente negli spazi funzionali: bagno maschile scuro, bagno femminile chiaro.
Emergono sul tutto il laboratorio e la cucina, dove acciaio inox spazzolato e ceramiche chiare esprimono funzionalità e diventano cornice ideale per esaltare il lavoro dello chef e del suo staff.